Oggi è il World Backup Day, ovvero la giornata mondiale del backup, che è nata per sensibilizzare chi conosce poco o addirittura chi non conosce proprio l’archiviazione dei dati, parleremo di questo argomento con un articolo scritto tempo fa. Approfittando della questione in causa, per parlarvi un po’ di questa fase importante che riguarda i metodi di archiviazione.
Storytelling
Breve racconto reale
È successo davvero?!
Un bel giorno ti svegli e ti ritrovi un telefono vuoto. Un telefono riportato ai dati di fabbrica. Nessuna foto, nessun video, nessun pdf, nessuna app. Come fare a recuperare tutti i dati appena persi?
Brutto ritrovarsi in queste situazioni, specie se ci sono dei ricordi, dati importanti, impegni sul calendario.
Ahimè, è successo proprio a me!!
È come ritrovarsi improvvisamente in un’isola deserta, spaesati e senza memoria.
Sì, è una metafora un tantino spinta però è sempre meglio parare il colpo prima del gong! Quindi perché procrastinare sempre?
Abbiamo a disposizione milioni di modi per preservare, conservare, duplicare e tenere al sicuro ciò a cui più teniamo, ciò di cui abbiamo bisogno, informazioni utili magari ad aziende che ogni giorno hanno bisogno di spazi di archiviazione. Purtroppo, o per fortuna, non possiamo più fare a meno della tecnologia, colei che per noi si sviluppa ed è in continua crescita di secondo in secondo.
Un po’ di storia non fa mai male.
Conosci la storia del backup?
Proprio per questo oggi parleremo di archiviazione, dove vuoi, come vuoi e con chi vuoi.
La storia dell’archiviazione è davvero vasta, non basterebbe un solo articolo per parlarne dettagliatamente.
Se volete, invece, entrare nel dettaglio dell’argomento e ampliare la conoscenza a 360° vi lascio i link di riferimento: Backup Esternalizzato – ASSO Informatica – Lo spazio non basta mai – ASSO Informatica
Adesso, vi faccio un sunto molto breve sulla storia e vi parlerò di qualche modello a cui fare riferimento.
Tutto ebbe inizio negli anni 40 con le schede perforate utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale. Continuiamo con l’evoluzione di questi nastri, cartacei divenuti magnetici negli anni 50.
Anni in cui nacque il primo disco rigido: l’Hard Disk. Per poi passare ai Floppy Disk, CD-ROM, DVD, Chiavette USB e in fine, nella seconda metà degli anni ’00 i primi Cloud Storage. Perché ormai gli spazi non bastano più, c’è una continua evoluzione e i database standard hanno bisogno anch’essi di continui ampliamenti. Aggiornamenti che ingrandiscono le dimensioni di una singola app, che ha bisogno di maggiori prestazioni, che ha bisogno di uno spazio adeguato per un andamento stabile.
NAS
Dispositivi che devi conoscere
Detto ciò, vorrei parlarvi proprio dei NAS.
Perché?
Cosa sono esattamente?
Partiamo dalla comprensione di questo acronimo. NAS: Network Attached Storage. Un dispositivo di archiviazione dedicato ai file di ogni genere e accessibile via rete. Un dispositivo di archiviazioni veloci, sicure e affidabili a reti private. Nati per le aziende, ma cresciuti per renderli alla portata di tutti. Possono supportare diverse applicazioni aziendali, sistemi privati di e-mail, database di account, libri paga. Ma chi può dire che anche uno scrittore, un fotografo, non possa usufruire del servizio? O un ragazzo, magari per archiviare film, video, foto, videogiochi?
È vero, abbiamo a disposizione gli HDD. Ce ne sono di tutte le taglie e misure, con prezzi pressocchè abbordabili, economici ma con dei limiti non poco indifferenti. Sì, perché come spiegavo qualche riga in su, i NAS sono dispositivi che permettono di memorizzare ma anche di condividere dati attraverso una rete internet e al loro interno possono contenere più unita di hard disk quindi con uno spazio molto più ampio. Con i NAS hai la possibilità di avere due, tre, quattro dischi a disposizione per cui, nel caso in cui dovesse guastarsi un HDD, hai la possibilità di aver registrato tutto nel secondo con un sistema completamente automatizzato. Per questo progettato per le aziende, ma sfruttabile per chiunque. Perché ormai, chi non conserva i dati nel PC? In un HDD? O nei cloud a pagamento?
Conclusione & Happy World Backup Day!
DUNQUE, perché pagare dei cloud limitati o limitarsi ad uno spazio che calza ristretto in base alle esigenze? O meglio, perché rischiare di perdere i nostri dati? Perché parliamoci chiaro, ogni giorno abbiamo bisogno di conservare un gruzzoletto di informazioni che sommandole ai giorni e mesi diventano infinite. E credimi, non basterebbe un solo e semplice HDD esterno per essere al sicuro.
E ricordate, ogni giorno dovrebbe essere il world backup day!
Se hai bisogno di chiarimenti a riguardo, non esitare a contattarci. Siamo a tua completa disposizione.
Buon world backup day a tutti!