
Puoi lasciare gestire al tuo CMS il caso di pagine non trovate, oppure puoi rilanciare la tua identità aziendale, senza trascurare di intercettare tentativi di hackeraggio del tuo sito.
Sommario
Monitoraggio: come fare e perchè?
Banalmente, se rimuovi un articolo dal tuo sito che è indicizzato nei motori di ricerca (e non c’è motivo che non lo sia) lascerai che tutti coloro che punteranno a quella pagina finiscano nel buco nero dell’errore 404 “Ops non c’è niente qui”.
Lo stesso può succedere per tanti altri motivi come per servizi disattivati, pagine rinominate, riscrittura del sito e dei contenuti.
Non sono sufficienti strumenti come Google Search per individuare i “link rotti” o pagine non raggiungibili; certo! è già un ottimo punto di partenza, soprattutto perchè legato alla tua presenza nel maggior motore di ricerca. Ma non tutte le ricerche le trovi lì!
In WordPress, ad esempio, puoi installare un plugin apposito cercando nel repository la stringa “404”. In genere questi plugin offrono sia la possibilità di gestire molto velocemente o in automatico alcuni casi concreti (come la modifica dei percorsi degli articoli) sia di vedere l’elenco dei percorsi non trovati dai visitatori del tuo sito.
Così puoi, ad esempio, scoprire che qualcuno ha puntato al link /config.zip oppure /backup.zip.
Dirai: “tanto non c’è nulla“. Lo spero vivamente per te! Questo esempio banale ci mostra come ragionano gli hacker e come tentano di recuperare informazioni per scassinare il nostro sito e ci raccomanda caldamente di non lasciare mai nel sito copie di backup di alcunchè.
Monitorando i link che puntano alla pagina 404, dunque, puoi anche scoprire se e come stanno tentando di hackerare il tuo sito e correre ai ripari o chiedere al tuo webmaster di farlo.
Gestione di pagine non trovate
Il motivo principale è di non perdere visite potenziali e di non mostrare il tuo sito poco curato.
Ad esempio se qualcuno puntasse alla mia pagina /vendita-hard-disk/ ma oggi si vendono solo SSD e M2 e qualcuno nella mia azienda ha deciso di rimuovere quella pagina posso decidere di intraprendere almeno due strade:
- scrivere una pagina ad-hoc proprio in quell’indirizzo per riepilogare a storia dell’evoluzione tecnologica ed i motivi per schegliere i dischi più prestanti oggi in commercio; ma anche spiegare che ci sono situazioni in cui è ancora conveniente utilizzare gli HD e indirizzare ad una sezione del sito per la vendita;
- oppure utilizzare una delle tante soluzioni per creare un “reindirizzamento” dal link inesistente verso una nuova pagina, ad esempio /vendita-ssd-m2/.
Dietro questi ragionamenti ovviamente c’è una strategia di marketing che potrai elaborare insieme al tuo staff.
Per la seconda strada lo stesso plugin che ti dà la possibilità di vedere l’elenco delle pagine 404 generate ti dà -in genere- anche la possibilità di creare manualmente i reindirizzamenti desiderati.
Modificare la pagina predefinità per affermare la tua identità aziendale
Invece di lasciare al loro destino gli incauti visitatori che hanno osato cercare pagine rimosse e dimenticate, puoi aiutarli a ritrovare la rotta con suggerimenti e riferimenti corretti, ma anche mostrare ancora una volta il brand della tua azienda e la vostra professionalità.
I temi grafici più evoluti dei vari CMS consentono di personalizzare la pagina 404, e se il tuo non lo fa puoi sempre ricorrere a qualche plugin apposito.
Se vuoi essere supportato in tutto quanto ti ho raccontato prova la nostra pagina di errore https://assoi.com/questa_pagina_non_esiste/